Le biografie delle Star di Hollywood


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"Se avessi un milione"

"Vogliamo vivere"
 
 
Biografia 
 
 
                                                           
Ernst Lubitsch

Ernst Lubitsch

28 Gennaio 1892, Berlino, Germania
30 Novembre 1947, Hollywood, California, USA

È stato il maestro indiscusso del cinema americano, sebbene di americano non avesse nulla, poiché nacque a Berlino nel 1892.
Di famiglia ebraica piccolo borghese, il padre, Simon, era sarto per signora, il piccolo Ernst vive nella capitale tedesca i primi del Novecento influenzandosi di varie correnti letterarie, politiche, sociali e religiose; non a caso Berlino a quel tempo cercava di gareggiare e, talvolta, superare le capitali europee per forza intellettiva e culturale.
Lubitsch iniziò a sedici anni (contro il volere del padre) la carriera dapprima come attore di teatro a Berlino (la mattina continuava a lavorare nella bottega paterna), poi passò al cinema come attrezzista, finchè un giorno non incontrò il regista Max Reinhardt, il quale gli offrì delle parti in alcuni suoi film. La popolarità di Ernst arrivò quando interpretò il personaggio dell’ebreo Meyer in brevi comiche, scritte e poi successivamente dirette dallo stesso ‘attore’. Il successo internazionale lo ebbe quando iniziò a realizzare solo come regista film in costume come “Madame Dubarry” (id.) 1919, “Anna Bolena” (Anna Boleyn) del 1920, “Theonis la donna dei faraoni” (Das Weib des Pharao), 1922. Influenzato dalla scuola e dal costume italiano questi film ne risentivano moltissimo, era storie che ricalcavano la vicenda del romanzo , ma mescolava con maestria ironia e realismo, scegliendo poi attori che piaceva a lui come Emil Jennings, Ossi Oswalda e in particolar modo Pola Negri. Nel 1922 a Hollywood l’attrice Mary Pickford, reduce da grandi successi commerciali, ebbe il desiderio di realizzare un film con la direzione di Lubitsch, il quale dopo mille ripensamenti decise di andare negli Stati Uniti. Il film che fecero s’intitolava “Rosita” (id.) ed uscì nel 1923; la lavorazione fu difficile, evidenti i contrasti di ordine professionale tra l’attrice americana e il regista tedesco, ma alla fine quello che contò fu il risultato al botteghino molto lusinghiero tanto che la Warner Bros decise di fargli firmare un contratto di cinque film. Convintosi a rimanere, il regista si chiese subito quali potevano essere i soggetti dei suoi futuri film e comprese che se avesse voluto ottenere dei successi avrebbe dovuto realizzare dei film tipicamente americani, ma con un ambientazione europea raffinata ed elegante. A Hollywood ogni casa di produzione aveva il suo marchio di fabbrica e questo era impresso in special modo negli anni Venti e Trenta, tutti dovevano stare a quello o quei stili voluti dai produttori. La regola aveva un’eccezione: Ernst Lubisch, che vantava carta bianca in ogni aspetto produttivo, poiché sceglieva gli attori più adatti, imponeva le trame che a lui piaceva di più, non subiva tagli nelle scene durante la lavorazione. I primi muti girati negli Stati Uniti come “Matrimonio in quattro” (The Mariage Circle), 1924, “La zarina” (Forbidden Paradise), 1924 e “Il principe studente” del 1927 evidenziarono che Lubitsch non era più un regista tedesco, ma americano a tutti gli effetti. Durante il periodo muto non gli piacevano le didascalie e i dialoghi, così spesso ricorreva a scene interamente mute come ne “Il ventaglio di Lady Windermere” (Lady Windermare’s Fan), 1925, nel quale non impose una sola parola, a dimostrare che le parole servono alle volte poco nel cinema. Ma quando ebbe l’occasione di utilizzare i dialoghi e si passò dal muto al sonoro espresse tutta la sua abilità nell’utilizzarle.
Nelle sue storie egli metteva come soggetti dei suoi film due elementi importanti per la classe americana: sesso e denaro, che gli permettevano di farsi comprendere da tutti nei suoi racconti cinematografici. E proprio in questi due elementi che nasce il “tocco alla Lubitsch” che lo renderà più che famoso, immortale, grazie a questo gioco di sottili allusioni, elegante e ironica satira sulle debolezze della società e i rapporti tra i sessi, il tutto mischiato con un sapiente stile europeo. Diceva Geroge Bernard Shaw: “Se vuoi dire la verità alla gente, è meglio farlo ridendo, altrimenti ti ammazza” e così il regista tedesco realizzava i suoi film e proprio in “Il principe studente”, il primo film parlato, ridendo disse la verità sulla dignità regale, in “Montecarlo” (id.), 1930, sull’amore e sul denaro in “Mancia competente” (Trouble in Paradise), 1932, sul denaro nell’unico episodio diretto da lui in “Se avessi un milione” (If I Had a Million), 1932.
Il successo cresceva sempre di più tanto che alla Paramount nel 1929 rimasero così colpiti dal travolgente successo commerciale che gli affidarono oltre che la regia anche la produzione cosa che a quel tempo era inaudita per chi governava il mercato cinematografico.
L’apice della carriera fu nei film sonori come “Il principe consorte” nel 1929, “Montecarlo” (id.) 1930, “L’allegro tenente” (The Smiling Lieutenant) 1931, in “Mancia competente” 1932 e Ninotchka del 1939. In questi film sopra citati nasce “Il tocco alla Lubitsch”, ma meglio di ogni spiegazione lo diede il maestro tedesco raccontando quando nel 1918 ebbe lo spunto a Berlino, devastata dalla guerra, un uomo ormai sfinito dalle privazioni del periodo decise di suicidarsi, comprò la corda per impiccarsi. Ma come tutte le cose di quel tempo la corda era fatta di materiali scadenti e si spezzò non appena messa la collo. Allora l’uomo capì che era un segno del destino che lo invitava a vivere così entrò in un bar a prende un caffè, ma essendo anch’esso di qualità scadente, si ammalò e morì. Disse Lubitsch: “Questa storiella mi fece cogliere il potere drammatico dell’ironia e lo sperimentai nei miei primi film girati a Berlino”.
L’attenzione per la sceneggiatura era quasi maniacale, serviva senza ombra di dubbio a creare quest’effetto che solo Lubitsch era in grado di fare, tanto che lo sceneggiatore Samson Raphaelson, autore di Mancia competente” e “Scrivimi fermo posta” (The Shop Around The Corner) del 1940 e di altri suoi film, alla fine delle riprese vedendo il film non riusciva più a capire quale fossero i suoi dialoghi e quali quelli del regista, tanta era l’abilità anche nel raccontare con le scene.
Rimangono ancor’oggi deliziose alcune scene realizzate sempre con grande gusto e raffinatezza, come nei film “Partita a quattro” (Desing for Living) del 1933, con dei giovanissimi Gary Cooper, Fredric March e Miriam Hopkins, “La vedova allegra” (The Merry Widow) del 1934 con un divertentissimo Maurice Chevalier, “L’ottava moglie di Barbablue” (Bluebeard’s Eight Wife) 1938 con Claudette Colbert e ancora Gary Cooper.
Nonostante gli anni Trenta siano i suoi migliori anni, quelli che lo videro trionfare come regista e soprattutto evidenziare al pubblico che lo riteneva un eccellente maestro, gli anni Quaranta lo videro impegnato in egual misura sebbene la sua vita si concludesse troppo presto. Nel 1942 realizzò “Vogliamo vivere” (To Be or Not to Be), brillante parodia antinazista con Jack Benny e Carol Lombard, qui al suo ultimo film. Il suo primo film a colori fu “Il cielo può attendere” (Heaven Can Wait) 1943 con Gene Tierney e Don Ameche, divertente commedia con risvolti ironici. “Fra le tue braccia” (Cluny Brown) 1946 con Charles Boyer e Jennifer Jones tutta la storia si svolgeva in Inghilterra e prendeva di mira la mentalità inglese. Nel 1947 Lubitsch iniziò le riprese del film “Signora in ermellino” (That Lady Ermine) ma dei gravi problemi di cuore lo portarono a non finire questo film (lo concluse Otto Preminger) e di lì a poco all’età di 56 anni morì dopo il sesto attacco di cuore.
Molti registi furono influenzati dal suo stile e come ebbe a dire il regista Joseph L.Mankiewicz: “Nel campo della commedia sofisticata, Lubitsch non conobbe rivali”. Il suo più grande allevio fu Billy Wilder che lo ricordò così: “Mi ricordo ancora il giorno del funerale. Dopo la triste cerimonia, William Wyler e io ci stavamo dirigendo in silenzio verso la nostra automobile. Allora io dissi, tanto per rompere il silenzio: “Niente più Lubitsch”. Al che Wyler replicò: “Peggio. Niente più film di Lubitsch”. Come aveva ragione. Da allora, tutti noi che lo veneravamo – Leo McCarey, Preston Sturges, William Wyler e io – abbiamo cercato di scoprire il segreto del ‘tocco alla Lubitsch’. Niente da fare. Se avevamo fortuna, a volte riuscivamo a inserire, qua e là, nei nostri film, qualche metro di pellicola che sfuggevolmente scintillava come Lubitsch. Ma era ‘come’ Lubitsch, non ‘vero’ Lubitsch. La sua arte è perduta. Il più elegante dei maghi dello schermo ha portato per sempre via con sé il proprio segreto!”.
 

G.R.




 
Filmografia 
 
 
                                                           
Anno Titolo italiano Titolo originale
1912 Das Mirakel solo attore
1913 La ditta si sposa Die Ideale Gattin solo attore
1914 L'orgoglio della ditta Die Firma heiratet solo attore
1914 Signorina schiuma di sapone Fräulein Seifenschaum anche attore, sceneggiatore
1914 L'orgoglio della ditta Der Stolz der Firma solo attore
1914 Robert und Bertram, die lustigen Vagabunden solo attore
1914 Arme Maria - Eine Warenhausgeschichte solo attore
1915 Ein Verliebter Racker  solo attore
1915 Der Letzte Anzug anche attore
1915 Fräulein Piccolo solo attore
1915 Der Kraftmeier anche attore
1915 Moscacieca Blindekuh anche attore, sceneggiatore
1915 Sul ghiaccio Aufs Eis geführt anche attore
1915 Zucchero e cannella Zucker und Zimmt anche attore, sceneggiatore, produttore
1915 Moritz negro Der Schwarze Moritz
1916 Der Erste Patient solo attore
1916 Seine neue Nase anche attore
1916 Wo ist mein Schatz? solo attore
1916 Doktor Satansohn solo attore
1916 Das Schönste Geschenk
1916 Der Erste Patient
1916 Quando ero morto Wo ist mein Schatz? anche sceneggaitore
1916 Pinkus l'emporio della scarpa Schuhpalast Pinkus anche attore
1916 Il coro misto femminile Der Gemischte Frauenchor anche attore
1916 Tenente per ordini superiori Leutnant auf Befehl
1916 Società tenori Der G.m.b.H. Tenor anche attore
1917 Il diario di ossi Ossis Tagebuch anche attore, sceneggiatore
1917 Re delle camicette Der Blusenkönig anche attore, sceneggiatore
1917 Hans Trutz nel paese di cuccagna Hans Trutz im Schlaraffenland solo attore
1917 Quando quattro persone fanno la stessa cosa  Wenn vier dasselbe tun anche attore, sceneggiatore
1917 L'allegra prigione Das Fidele Gefängnis anche attore, sceneggiatore
1918 Il principe Sami Prinz Sami  anche attore, sceneggiatore
1918 Il carrattiere Henschel Fuhrmann Henschel
1918 Il cavaliere del toboga Der Rodelkavalier anche attore, sceneggiatore, storia
1918 Il caso rosentopf Der Fall Rosentopf anche attore, sceneggiatore
1918 Non vorrei essere un uomo Ich möchte kein Mann sein anche sceneggaitore
1918 Gli occhi della mummia Die Augen der Mumie Ma
1918 La ragazza del balletto Das Mädel vom Ballet
1918 Sangue gitano Carmen
1919 La sbornia Rausch
1919 La bambola di carne Die Puppe anche sceneggaitore
1919 Meyer il berlinese Meyer aus Berlin anche attore
1919 Meine Frau, die Filmschauspielerin anche sceneggaitore
1919 La ragazza della Svevia Das Schwabenmädel
1919 La principessa delle ostriche Die Austernprinzessin anche sceneggaitore
1919 Der Lustige Ehemann solo sceneggiatore
1919 Madame DuBarry
1920 Due sorelle Kohlhiesels Töchter anche sceneggaitore
1920 Romeo e Giulietta sulla neve Romeo und Julia im Schnee anche sceneggaitore
1920 Sumurun anche attore, sceneggiatura
1920 Anna Bolena Anna Boleyn
1921 Lo scoiattolo Die Bergkatze anche sceneggaitore
1922 Theonis, la donna dei faraoni Das Weib des Pharao
1923 Die Flamme
1923 Rosita
1924 Matrimonio in quattro The Marriage Circle  anche produttore
1924 Tre donne Three Women anche sceneggaitore
1924 La zarina Forbidden Paradise
1925 Baciami ancora Kiss Me Again
1925 Il ventaglio di Lady Windermere Lady Windermere's Fan anche produttore
1926 La vita è un charleston So This Is Paris
1926 The Honeymoon Express (uncredited)
1927 Il principe studente The Student Prince in Old Heidelberg anche produttore
1928 Lo zar folle The Patriot
1929 La valanga Eternal Love
1929 Il principe consorte The Love Parade anche produttore
1930 Paramount revue Paramount on Parade anche produttore
1930 Monte Carlo anche produttore
1931 L'allegro tenente The Smiling Lieutenant anche sceneggaitore, produttore
1932 Broken Lullaby
1932 Un'ora d'amore One Hour with You anche produttore
1932 Une heure près de toi
1932 Mancia competente Trouble in Paradise anche produttore
1932 Se avessi un milione If I Had a Million anche sceneggaitore
1933 Partita a quattro Design for Living anche produttore
1934 La vedova allegra The Merry Widow anche sceneggaitore, produttore
1936 Desiderio Desire anche produttore
1937 Angelo Angel  anche produttore
1938 L'ottava moglie di Barbableu Bluebeard's Eighth Wife anche produttore
1939 Ninotchka  Ninotchka  anche produttore
1940 Scrivimi fermo posta The Shop Around the Corner anche produttore
1941 Quell'incerto sentimento That Uncertain Feeling anche produttore
1942 Vogliamo vivere! To Be or Not to Be  anche sceneggaitore, produttore
1943 Il cielo può attendere Heaven Can Wait anche produttore
1945 Scandalo a corte A Royal Scandal  anche produttore
1946 Il castello di Dragonwyck Dragonwyck (uncredited)  solo produttore
1946 Fra le tue braccia Cluny Brown anche produttore
1948 La signora in ermellino That Lady in Ermine anche produttore

Premi:


Nomination per miglior regia:
1930 Lo zar folle - The Patriot (1928)

1930 Il principe consorte - The Love Parade (1929)

1944 Il cielo può attendere - Heaven Can Wait (1943)


Oscar:
1947 - Honorary Award
For his distinguished contributions to the art of the motion picture

G.R.


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