Le biografie delle Star di Hollywood


M
 e 
 n 
 u 
                                                           
Home
Doppiaggio
Biografie
Oscar
Hollywood Pictures
Cartoons


Foto e video  
 
                                                           
Irving giovanissimo
"Rapacità"
"La divorziata"
Nel suo studio
Con Gloria Swanson
"La canzone di Broadway"
"LA Boheme"
"La moglie bella"
"Rasputin e l'imperatrice"
"Sui mari della Cina"
"La maschera di Fu-Manchu"
Thalberg con la moglie Norma Shearer appena sposi
Thalberg con Louis B.Mayer
"The Unholy Three"
"Romeo e Giulietta"
Thalberg con la moglie Norma
"La grande parata"
"Tarzan, l'uomo scimmia"
"La vedova allegra"
"Ben-Hur"
"Una notte all'Opera"

"Irving Thalberg - Norma Shearer"
 
 
Biografia 
 
 
                                                           
Irving Thalberg

Irving Thalberg

30 Maggio 1899, Brooklyn, New York City, New York
14 Settembre 1936, Santa Monica, California, USA

Tra tutti produttori di ogni epoca, ve n'era uno che spiccò su tutti e fu definito da tutti il ragazzo prodigio di Hollywood. Fu il più intelligente e valido produttore degli anni Trenta, capace di sfidare tutto e di comprendere prima quello che altri non erano ancora capaci di capire.
Irving Thalberg era nato a Brooklyn nel 1899, figlio di immigrati tedeschi, ma già a vent'anni a Hollywood lo chiamavano il 'wonder boy' perché capace, affidabile, geniale, autoritario, gentile e fragile d'aspetto. Divenne produttore esecutivo prima che l'intero system hollywoodiano inventasse questo ruolo e nessuno dopo di lui riuscì né ad imitarlo né a seguire questo tipo di qualifica.
Fu afflitto purtroppo da disturbi cardiaci, che gli crearono non pochi problemi, da piccolo trascorse gran parte del tempo a letto, ma non si perdette d'animo e trascorse le sue giornate a leggere tanti libri. Questo gli permise negli anni di sviluppare una forte sensibilità letteraria e anche un certo senso critico che lo avrebbe aiutato nelle scelte dei soggetti nel campo cinematografico, meglio di chiunque altro. alcune volte volte gli bastava una frase di un romanzo appena letto o di un'opera teatrale appena vista da deciderne la trasposizione cinematografica e ottenere un successo planetario.
Quando ebbe 19 anni, il presidente della Universal, Carl Laemmle, lo fece diventare suo segretario personale, questa promozione non fu affatto sbagliata, anzi permise così al giovane Thalberg di confezionare prodotti ottimi e di prendere quest'appellativo di 'ragazzo prodigio'.
Ottenne anche grande stima dalla Universal, perché Irving, sebbene giovanissimo, riuscì a tenere testa al 'terribile' regista Erich von Stroheim, il quale, come molti sanno, sul set era un uomo durissimo, severissimo nonché ribelle alle autorità cinematografiche che lo finanziavano. Proprio alla Universal nel 1923 i primi scontri si ebbero tra i due sul set de "Donne viennesi" (Merry-Go-Round), il regista pretendeva troppi soldi per la produzione e il giovane Thalberg dapprima non approvò le spese, per poi togliergli la direzione. Ma nel 1925 quando fu alla Mgm, lo stesso produttore contro il volere del boss Louis Mayer, affidò la regia di "La vedova allegra" (The Merry Window), proprio a Stroheim, che seppe realizzare un grande capolavoro.
Sempre in quell'anno la Metro-Goldwyn-Mayer girava "Ben-Hur", Thalberg si ostinò a valutare i costi di quest'opera imponente come esagerati, documentò il fatto di andare a girare certe scene in Italia eccessivamente care e difficilmente recuperabili in ricavi. Ebbe anche qui ragione, perché il film ottenne a caro prezzo il trionfo sperato.
Nel 1922 Thalberg abbandonò la Universal, la causa scatenante fu che la figlia di Carl Laemmle si rifiutò di sposarlo, ma anche il fatto che non vedeva riconosciuti dalla casa di produzione i suoi meriti quelli di aver capito dove si poteva ben investire e guadagnare copiosamente.
Così decise di andare a lavorare per il super boss della Mgm, Louis B.Mayer, il quale era un amministratore indipendente e risoluto, ma che si rendeva conto dei propri limiti come produttore così vide nel giovane Thalberg un possibile braccio destro e gli affidò la vicepresidenza. Nel 1924 iniziò il periodo nel quale si segnò la fusione della sua compagnia Mayer con la Metro di Loew e la Goldwyn, ma anche la sovranità dei due produttori più potenti del mondo. Mayer divenne responsabile esecutivo dello studio, Thalberg supervisionava tutta la produzione dei teatri di posa di Culver City. Ma ben presto tra i due iniziarono scintille nei rapporti di lavoro, a causa della forte politica di Thalberg che diceva: "In un lavoro in cui pochi avevano coraggio delle loro convinzioni, mi resi conto che, costringendoli a fare a modo mio, non avrebbero mai saputo se sarebbero statti in grado di fare meglio". Il suo modo di fare era sì forte e autoritario, ma altrettanto leale con chi 'si rassegnava' ai suoi metodi.
La sua linea politica si basava su queste regole: mai impiegare chiunque in ogni settore se contestasse le sue direttive, in particolar modo i registi che pretendevano di ottenere il controllo totale sul film compresa la sceneggiatura, poiché alla sceneggiatura solo gli sceneggiatori potevano mettere mano. Lui stesso mai si permetteva di scrivere una parola, né di comparire sui teatri di posa mentre si gira un film, a meno che non fosse stato invitato. Il giovane produttore non disdegnava le leggi del profitto usate nel campo cinematografico, ma era assai convinto che maggiore sarebbe stato l'incasso finale se maggiore fosse stata la qualità del film. I suoi film furono tutti un successo uno dopo l'altro, già all'anteprima lo si acclamava, ma Thalberg, perfezionista, faceva rigirare certe scene che non lo convincevano appieno. Fu proprio per questa regola che la Mgm all'epoca di Thalberg veniva chiama apostrofata "Mayer's Valley of Retakers" ovvero 'la valle dei rifacimenti di Mayer'.
La sua idea era quella di consolidare lo star-system, che all'epoca era già avviato, questo gli permise di avere il controllo non solo sulle maestranze, ma anche sulla schiera di attori e attrici di primo livello che altre case di produzione non potevano avere e invidiavano. A Thalberg si deve la valorizzazione e rivelazione della divina Greta Garbo, ma anche di attori come Clark Gable, Joan Crawford, Jean Harlow, Spencer Tracy, Robert Taylor, Norma Shearer, che sposò nel 1927 e dalla quale ebbe due figli, e tanti tanto altri. Per tenerli sempre e per così tanto tempo in vetta presso il pubblico, il produttore studiava per ciascuno i soggetti, le storie, i partner da accoppiare e i registi. Questo meccanismo permetteva di rendere la lavorazione un piacere, non si creavano litigi, ritardi, discussioni e tutto filava liscio, anzi era quasi un divertimento per tutti lavorare ad un film. Lo scrittore e sceneggiatore Charles MacArthur lo definì: "Il dio Thalberg si chiama 'entertainement'" perché aveva capito prima di tutti che il cinema doveva divertire, ricompensando il pubblico che pagava il biglietto. Così si passava alla ricerca dello stile raffinato dove truccatori, costumisti, scenografi, registi e sceneggiatori impiegavano tutti le loro qualità migliori per mettere su quanto di meglio Hollywood potesse offrire allo spettatore.
Ma quando gli si facevano questi complimenti lui faceva osservare che ad esempio "Hallelujah" del 1929 era interpretato da soli attori neri o "Freaks" del 1932 erano attori deformi e reali a fare una storia horror sul mondo del circo. "E' il pubblico a creare divi" amava dire, ma anche si fidava molto delle reazioni del pubblico e non credeva che un attore potesse essere superato, soleva dire in un suo slogan: "Campione una volta, campione sempre", facendo ad esempio rinverdire attori come Wallace Beery, William Powell e Marie Dressler, la cui popolarità ad un certo punto era venuta ad affievolirsi. Ma non era sempre infallibile quando un divo del muto del calibro di John Gilbert decadde per colpa del sonoro, ben poco poté Thalberg dal rimetterlo in carreggiata.
Fra tutti suoi successi vanno ricordati alcune produzioni famose come nel 1925 "La grande parata" (The Big Parade) e "Ben Hur", nel 1929 "La canzone di Broadway" (The Broadway Melody), "Castigo" (Min and Bill) del 1930, nel 1931 "Il campione" (The Champ) e "Trade Horn", per poi passare nel 1932 al mitico "Grand Hotel", "Red-Headed Woman", "Tarzan il re della giungla" (Tarzan the Ape Man) e "Rasputin e l'imperatrice (Rasputin and the Empress).
Ma nel 1933 la potenza di Thalberg all'interno della Mgm si indebolì improvvisamente, la causa fu un grave attacco cardiaco che lo vide allontanarsi per un periodo fuori dalla casa di produzione, in questo tempo Mayer poté ritornare al controllo completo delle produzioni, i rapporti tra i due erano già in contrasto per le gelosie di Mayer che non voleva che Thalberg avesse il controllo di tutto. Dall'altra però anche lo stesso Thalberg era in rotta con Mayer per la questione dei profitti che non venivano mai divisi equamente. Durante questa assenza forzata si fece strada un'altro grande produttore David O.Selznick, il quale approfittò e s'insediò all'interno della Mgm, così anche altri scalzarono la figura dominante di Thalberg, che dovette rinunciare alla supervisione di tutti i film che si producevano.
Dopo essere stato in vacanza in Europa ed essersi rimesso parzialmente in salute, Thalberg tornò, ma gli fu affidata la responsabilità di una sola unità produttiva. Mayer si era preso tutti i sui divi che avevano lavorato sotto di lui nelle sue produzioni. Thalberg rimaneva al lavoro con briciole e il suo primo anno dopo il rientro fu assai deludente e molto lontano da quello che aveva realizzato con successo negli anni passati.
Per fortuna il giovane produttore non si perse d'animo, riuscì a ingaggiare star di primo piano e riprese quota con nuovi film di successo come "La famiglia Barrett" (The Barretts of Wimpole Steet) del 1934 interpretata magistralmente da Norma Shearer e Charles Laughton, nel 1935 fu il successo di "La tragedia del Bounty" (Mutiny on the Bounty) con uno strepitoso duo di attori: Gable-Laughton. Capì, sempre nel 1935, che i fratelli Marx erano in declino, li chiamò a sé e gli diede un film, "Una notte all'opera" (A Night at the Opera), che li fece rinascere, ottenendo uno strepitoso successo commerciale. Poi tornò alla sublime Garbo e gli fece fare nel 1936 "Margherita Gauthier" (Camille) affidandogli un'altra futura star della Mgm: un giovanissimo Robert Taylor.
Nel 1936 l'attività gli si interruppe nuovamente a causa della malattia, questa volta ebbe un attacco molto duro, stava già preparando un nuovo film dal titolo "La buona terra" (The Good Earth) con Luisa Rainer e Paul Muni. Morì prematuramente a 36 anni, lasciando un vuoto senza precedenti e mai più colmabile ad Hollywood. "La buona terra" terminò e fu l'ultimo e il più grande successo commerciale della sua storia, ottenendo premi e ovazioni in tutto il mondo.
Con la morte di Thalberg esce di scena la figura del vero produttore, colui che utilizzò la propria cultura e il proprio istinto artigianale per mettere in piedi storie capaci di far divertire, riflettere e commuovere intere generazioni di tutto il mondo. All'epoca e ancor'oggi i nomi dei produttori della Mgm e delle altre case di produzione compaiono sempre in bella vista nei titoli di testa o di coda per dimostrare la potenza di chi mette i capitali, ma Thalberg, nella sua breve vita, produsse ben 600 film e in nessuno di questi comparve mai il suo nome (tranne ne "La buona terra" ma postumo come riconoscimento della Mgm per la sua carriera). Era troppo modesto e troppo riservato tanto da evitare qualsiasi pubblicità, persino quando si sposò con Norma Shearer, una delle attrici di punta della Mgm evitò di apparire nelle pagine dei giornali. Era solito affermare: "I meriti che uno si attribuisce da sé non valgono nulla" e tutti i suoi collaboratori dicevano di lui: "Finché vivrà Irving, noi saremo grandi".
Per capire chi veramente fosse questo personaggio basta sapere che l'Academy of Motion Picture Arts and Sciences creò un premio l'Irving G.Thalberg Memorial Award 'da conferire ad un produttore la cui opera rispecchi una qualità di produzione cinematografica paragonabile a quella dell'uomo di cui porta il nome', ma a tutt'oggi con fatica, spesso non si trova un degno successore o competitore di Thalberg, al quale poter dare ogni anno questo preziosissimo premio.

G.R.




 
Filmografia (parziale)
 
 
                                                           
Anno Titolo Titolo originale
1921 Reputation 
1922 Femmine folli Foolish Wives 
1923 Donne viennesi Merry-Go-Round 
1923 Il gobbo di Notre Dame The Hunchback of Notre Dame 
1924 La sua ora His Hour 
1924 L'uomo che prende gli schiaffi He Who Gets Slapped 
1925 Rapacità Greed 
1925 The Unholy Three 
1925 La vedova allegra The Merry Widow 
1925 The Tower of Lies 
1925 La grande parata The Big Parade
1926 Ben-Hur Ben-Hur: A Tale of the Christ 
1926 Torrent 
1926 La boheme  La boheme 
1926 Brown of Harvard 
1926 The Road to Mandalay 
1926 La tentatrice The Temptress 
1926 Valencia 
1926 Flesh and the Devil 
1927 Twelve Miles Out 
1927 Il principe studente The Student Prince in Old Heidelberg 
1927 Il fantasma del castello London After Midnight 
1928 La folla The Crowd 
1928 Ridi pagliaccio! Laugh, Clown, Laugh 
1928 Ombre bianche White Shadows in the South Seas
1928 Maschere di celluloide Show People 
1928 La serpe di Zanzibar West of Zanzibar 
1929 La canzone di Broadway The Broadway Melody 
1929 The Trial of Mary Dugan 
1929 Voice of the City 
1929 Vendetta d'oriente Where East Is East 
1929 L'onestà della signora Cheyney The Last of Mrs. Cheyney 
1929 Hollywood che canta The Hollywood Revue of 1929 
1929 Alleluja! Hallelujah! 
1929 Ladro d'amore His Glorious Night 
1929 Il bacio The Kiss 
1930 Anna Christie  Redenzione
1930 Redenzione Redemption
1930 La divorziata The Divorcee 
1930 Amore gitano The Rogue Song 
1930 Carcere The Big House 
1930 The Unholy Three 
1930 La moglie bella Let Us Be Gay 
1930 Billy the Kid 
1930 Way for a Sailor 
1930 A Lady's Morals 
1931 Inspiration 
1931 Trader Horn 
1931 The Secret Six 
1931 A Free Soul 
1931 Just a Gigolo 
1931 Menschen hinter Gittern 
1931 Il fallo di Madelon Claudet The Sin of Madelon Claudet 
1931 The Guardsman 
1931 Il campione The Champ 
1931 L'amante Possessed 
1931 Private Lives 
1931 Mata Hari  Mata Hari 
1932 Freaks  Freaks 
1932 Tarzan, l'uomo scimmia Tarzan the Ape Man 
1932 Grand Hotel  Grand Hotel 
1932 Ritorno Letty Lynton 
1932 Come tu mi vuoi  As You Desire Me 
1932 Red-Headed Woman 
1932 Catene Smilin' Through 
1932 Lo schiaffo Red Dust 
1932 Rasputin e l'imperatrice Rasputin and the Empress
1932 Strano interludio Strange Interlude 
1933 Cuori in burasca Tugboat Annie 
1933 Argento vivo Bombshell 
1933 Eskimo 
1934 Quando una donna ama Riptide 
1934 La famiglia Barrett The Barretts of Wimpole Street 
1934 Outcast Lady 
1934 La vedova allegra The Merry Widow 
1934 What Every Woman Knows
1934 Biography of a Bachelor Girl 
1935 Non più signore No More Ladies 
1935 Sui mari della cina China Seas
1935 La tragedia del Bounty Mutiny on the Bounty 
1935 Una notte all'Opera A Night at the Opera 
1936 Riffraff  Riffraff 
1936 Giulietta e Romeo Romeo and Juliet 
1936 Margherita Gauthier Camille 
1937 Maria Antonietta Marie Antoinette
1937 Primavera Maytime 
1937 Un giorno alle corse A Day at the Races 
1937 Follie di Broadway 1938 Broadway Melody of 1938
1937 La buona terra The Good Earth 

G.R.


Top Back

©CiakHollywood©