Le biografie delle Star di Hollywood


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Whale da giovane
James Whale
J.Whale
Sul set di "Frankenstein"
Esla Lanchester in "La moglie di Frankenstein"
"L'uomo invisibile" poster
JamesWhale con ErnestThesiger
"La moglie di Frankenstein"
"L'uomo invisibile"
"Frankenstein" poster
"L'uomo invisibile!

"L'uomo invisibile"

"La moglie di Frankstein"

The Man Who Made A Monster - Frankenstein, 1931
 
 
Biografia 
 
 
                                                           
James Whale

James Whale

22 Luglio 1889, Dudley, Worcestershire, England, UK
29 Maggio 1957, Hollywood, California, USA

E’ uno di quei registi che all’inizio degli anni Trenta riuscirono a farsi un nome portando sullo schermo esseri mostruosi, che mai prima di quel tempo si erano visti e che mai gli spettatori di tutto il mondo dimenticarono.
Whale nacque in Gran Bretagna a Dudley nel 1893, nei pressi di un centro minerario, era il sesto di sette figli, il padre era un operaio metallurgico, mentre la madre faceva l’infermiera. La condizione sociale era bassa e tutti i fratelli intrapresero la strada della miniera, ma lui fu l’unico che invece decise di prendere altre strade. Dapprima disegnatore umoristico, poi compositore di canzonette, con i soldi guadagnati frequentò la scuola “Dudley School of Arts and Crafts”. Nel 1915 allo scoppio della prima guerra mondiale decise di arruolarsi nell’esercito diventando tenente, ma nel 1917 fu fato prigioniero dai nemici tedeschi e qui per ironia della sorte nel campo di prigionia iniziò a organizzare piccoli spettacoli teatrali divenendo il direttore. Finita la guerra e liberato continuò la sua attività ma questa volta recitando lui stesso nel teatro fino al 1930.
Mi in scena a Londra una commedia antimilitarista “Journey’s End” che tanto successo da portarlo a Broadway e ottenere anche lì un acclamato interesse di pubblico. Così Hollywood lo chiamò a sé e lo fece dirigere con esordio dietro la macchina da presa proprio con questa suo piéce teatrale. In seguito curò i dialoghi di “Angeli dell’inferno” (Hell’s Angels) del 1930 del regista Howard Hughes e passato alla Universal gli vengono affidati i dialoghi di “La donna che non si deve amare” (Waterloo Bridge) con Bette Davis e Mae Clark. Ma è qui che scopre il successo e diventa uno di quegli autori horror famosi nella storia del cinema, dirigendo il romanzo di Mary Shelley “Frankenstein” divenendo nel 1931 il film più famoso dedicato a questo mostro, il più imitato e il più visto in assoluto. Interpretato da Boris Karloff, naturalmente tutto il successo viene dato alla maschera del mostro realizzata dal maestro truccatore Jack Pierce. Un’opera che Whale seppe portare con maestria sullo schermo, mescolamento abilmente momenti di forte terrore per l’epoca a momenti di umorismo per così dire ‘britannico’ che prendevano spunto dai costumi del tempo.
Il successivo film che ebbe un altro successo fu “The Old dark House”, 1932, commedia black, un gioco al massacro, nel quale il regista che proveniva dal anni di esperienza teatrale riuscì a fondere umorismo nero, commedia di carattere e pungente ironia che al pubblico piaceva tanto. Nel 1933 ritornò alla ribalta riuscendo a portare al cinema un film difficilissimo per trucchi ed effetti speciali “L’uomo invisibile” (The Invisible Man). Il regista fa riflettere il pubblico così in quest’opera mostra l’uomo invisibile padrone del mondo nessuno lo vede più e lui è invincibile, ma deve però stare attento a non sporcarsi quando mangia a girare nudo anche con il freddo rischiando qualche malanno!
Nel 1935 sulla scia del successo di Frankenstein, alla Universal non potevano che pensare ad un ipotetico seguito e così gli diedero in affidamento un altro horror “La moglie di Frankenstein” (The Bride of Frankenstein) e accanto a Karloff su scelta come moglie Elsa Lanchester. Il film ebbe altrettanto successo, lo si ricorda come il primo e ci si diverte un po’ di più, come nella scena in cui la moglie nel vedere Frankenstein emette un sibilo di terrore come a spaventarsi dell’orrore per il marito.
È così che Whale intende i suoi film e in particolare questo genere che negli anni Trenta andava molto di moda, tanto che gli altri film del regista non ebbero più né quel carisma, né quella sottile ironia che lo avevano caratterizzato in quegli anni. Piccoli film commerciali che non portavano, però, né benefici a lui nella alla casa di produzione come “The Road Back”, 1937, rievocazioni autobiografiche sulla prima guerra mondiale, fece un musical “La canzone di Magnolia” (Show Boat), 1936, decide di portare sullo schermo il romanzo di Alexandre Dumas “La maschera di ferro” (The Man in the Iron Mask) nel 1939, ma non trova più la strada del successo. Negli anni Quaranta è il primo a dichiarare la sua omosessualità a Hollywood, scatenando un coro di critiche e facendolo dispiacere così tanto che decise di non tornare più sul set. Colpito da un ictus che lo aveva debilitato, nel 1957 muore, chi dice accidentalmente chi suicida nella piscina della sua villa, ma i particolari emergeranno anni dopo, pare vi abbiano trovato un biglietto ai bordi della piscina con questo testo: “Il futuro è solo vecchiaia e dolore…devo avere pace e questo è l’unico modo”.
La sua opera fu rinnovatrice del genere fantastico cinematografico americano, la sua ironia e il suo modo di compiangere quei particolari personaggi diventano oggi un simbolo dell’artista che aveva una rara sensibilità: sapeva ridere ancor prima del pubblico.
 

G.R.




 
Filmografia 
 
 
                                                           
Anno Titolo Titolo originale
1930 Journey's End
1930 Gli angeli dell'inferno Hell's Angels
1931 La donna che non si deve amare Waterloo Bridge 
1931 Frankenstein  Frankenstein 
1932 Impatient Maiden 
1932 Il castello maledetto The Old Dark House 
1933 Il bacio davanti allo specchio The Kiss Before the Mirror 
1933 L'uomo invisibile The Invisible Man
1933 A lume di candela By Candlelight 
1934 One More River 
1935 La moglie di Frankenstein Bride of Frankenstein 
1935 Una notte d'oblio Remember Last Night? 
1936 La canzone di magnolia Show Boat 
1937 The Road Back 
1937 L'ultima beffa di Don Giovanni The Great Garrick 
1938 L'isola del paradiso Sinners in Paradise 
1938 L'inesorabile Wives Under Suspicion 
1938 Port of Seven Seas 
1938 La maschera di ferro The Man in the Iron Mask (anche prod.)
1940 Inferno verde Green Hell 
1941 Otto giorni di vita They Dare Not Love 
1949 Hello Out There 

Premi:


Mostra del Cinema di Venezia

1934 Premio speciale vinto per L'uomo invisibile - The Invisible Man (1934)

1936 Nomination Coppa Mussolini per Show Boat (1936)


G.R.


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