Le biografie delle Star di Hollywood


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Muni da giovane
P.Muni
Paul
"Io sono un evaso"
"Bordertown"
"Scarface"
"L'infernale avventura" poster
"Il conquistatore del Messico"
Muni a sinistra, Harold Hect a destra e al centro il sindaco William O’Dwyer
"Io sono un evaso" poster
"L'eterna armonia"
"Scarface" poster
"Emilio Zola"
"La baia dell'Hudson"
"La buona terra"

"Scarface" 1932

"L'eterna armonia" 1945
 
 
Biografia 
 
 
                                                           
Paul Muni

Paul Muni

22 Settembre 1895, Lemberg (Lwów), Galicia, Austria-Hungary
25 Agosto 1967, Montecito, California, USA

Attore di prima scelta della Warner Bros, grazie ad alcune delle migliori interpretazioni della sua carriera, divenne ben presto un divo applaudito e una star commemorata ancor’oggi perché considerato da molti il miglior attore degli anni Trenta.
Il suo vero nome era Muni Wiesenfreund, nato in Polonia nel 1885, in una zona che all’epoca faceva parte dell’Austria. Iniziò giovanissimo a frequentare lo “Yiddish Art Theatre” di Maurice Schwarz, nel quale recitavano tra gli altri Clelia e Luther Adler, Madame Jacobe Ben-Ami e Lee Strasberg, che diventerà in seguito il fondatore dell’Actor’s Studio. Subito interpretò ad appena 31 anni una pièce in inglese dal titolo “We Americans”, grande successo a Broadway e strepitoso successo per il giovane attore che fu immediatamente notato a Hollywood.
Muni, forse di carattere ancora timido e perfezionatore della sua recitazione, desistette dall’accettare l’invito e declinò in un’attesa lunga ben tre anni.
Così nel 1929 decise di andare nella capitale del cinema e sfidare questo nuovo mondo, ma, appena, arrivato ebbe a pentirsene poiché i due lavori commissionati: “The Valiant” e “Sette volti” (Seven Faces) entrambi del 1929, non gli piacquero affatto, era privo di soddisfazione.
E pensare che appena arrivato a Hollywood e appena al suo primo film “The Valiant” già aveva ottenuto una candidatura all’Oscar. Ma egli scrisse un articolo apparso sul “Film Weekly” del 3 maggio del 1935 dal titolo “Sono un evaso da Hollywood” nel quale affermò: “Dopo aver visto il film, ne rimasi, a dir poco, impressionato. Fui così colpito nell’osservare me stesso sullo schermo, che avrei desiderato abbandonare Hollywood una volta per tutte e non lo feci solo perché firmando il contratto per “The Valiant” avevo accettato di interpretare un secondo film”. Per questo secondo film gli fu data l’etichetta di ‘nuovo Lon Chaney’, poiché aveva usato il trucco sua maschera alla maniera del grande attore dei film muti degli anni Venti.
Questa prima esperienza cinematografica, fu significativa sia per lui che per la moglie e manager Bella, i quali decisero di andare più cauti nell’accettare proposte a Hollywood, decidere meglio la strategia e soprattutto permettere all’attore di ottenere parti di maggior prestigio.
Sotto contratto della Universal, Muni fu ingaggiato per recitare la parte di Al Capone in “Scarface” nel 1932, ottenendo finalmente un successo planetario e diventando quello che il destino avrebbe voluto, una star di Hollywood a sette carati. La parte del violento gangster americano forse non era proprio adatta a lui, che aveva un carattere opposto, austero e intellettuale, ma proprio per questa differenza il soggetto riuscì alla perfezione.
A seguire fu messo sotto contratto della Warner (che a quel tempo non si faceva sfuggire nulla, specie un attore di spicco come Muni), così fu la volta di “Io sono un evaso” (I Am a Fugitive from a Chain Gang). Questo secondo l’attore è la sua miglior performance della sua carriera, era per quel tempo un film duro, che trattava il tema carcerario come denuncia in una America che non conosceva ancora i diritti dei carcerati. L’attore interpretò la parte con molta disinvoltura, commuovendo intere platee di tutto il mondo, grazie anche ad una storia che fu scritta in maniera molto efficace.
Ottenuto il successo che meritava, l’attore chiese agli studios di poter intervenire sul copione, l’idea che dovesse fare tutto secondo degli schemi impartiti dai produttori lo preoccupava, scrisse ancora in quell’articolo sopra citato: “La prospettiva di divenire un robot che recitava agli ordini dello studio, mi faceva orrore. Così ad esempio quando il regista William Dieterle lo chiamò ad interpretare “La vita del dottor Pasteur” (The Story of Louis Pasteur), 1936, Muni influì sulle scelte della Warner per quanto riguardava il cast e la sceneggiatura. Questo film ebbe un successo inaspettato di pubblico e di critica, riceve ben 3 Oscar importanti, tra cui uno proprio a Muni per la splendida interpretazione del dottor Pasteur.
Iniziò così una collaborazione tra l’attore e il regista Dieterle che ebbe a dichiarare una volta: “Abbiamo le stesse idee in fatto di cinema, e cioè che un film dovrebbe essere qualcosa di più di un semplice divertimento, perché vi è un vasto pubblico assetato di film che contengano u n significato”. Da qui si capisce come diedero vita ad altre due biografie: “Emilio Zola” (The Life of Emile Zola), 1937, in particolare si metteva in luce il rapporto tra Zola e il caso Dreyfus, e “Il conquistatore del Messico” (Juarez), 1939, meno riuscito rispetto ai due precedenti, ma con un’altra grande interpretazione di Muni.
Gli anni Quaranta si presentarono per l’attore meno prolifici, i soggetti scarseggiavano per il suo stile di recitazione e dunque la carriera ben presto si arenò con una serie di film di poco valore, benché l’attore dimostrasse sul set grande professionismo e grande serietà. Benché ebbe molti elogi, nel corso degli anni si tentò di svalutare la sua opera artistica, ma forse quello che scrisse Bette Davis nella sua biografia “The Lonely Life” spiega al meglio come considerarlo ancora oggi: “Giudicavo Paul un uomo molto attraente, ma evidentemente egli non era del mio stesso avviso, poiché di solito amava nascondersi dietro una barba…comunque non vi è alcun dubbio che la sua tecnica d’attore fosse eccellente. Ma, secondo me, oltre alla raffinatezza con cui curava certi minimi dettagli, la mancanza di una completa padronanza di se stesso contribuiva a privare di vigore alcune sue caratterizzazioni. È una critica, questa, che sono solita fare agli attori della recitazione spontanea. L’intelligenza di Paul era sempre attiva: egli combatté la battaglia così come la riteneva giusta e contribuì alla dignità e alla rispettabilità di Hollywood”.

G.R.




 
Filmografia 
 
 
                                                           
Anno Titolo Titolo originale Personaggio
1929 The Valiant James Dyke/Joe Douglas/Joseph Anthony 
1929 Seven Faces  Papa Chibou / Diablero / Willie Smith / Franz Schubert / Don Juan / Joe Gans / Napoleon 
1932 Scarface - Lo sfregiato Scarface  Antonio 'Tony' Camonte 
1932 Io sono un evaso I Am a Fugitive from a Chain Gang  James Allen 
1933 Il mondo cambia The World Changes  Orin Nordholm Jr. 
1934 L'imprevisto Brad Bradshaw 
1935 Il selvaggio Bordertown  Johnny Ramirez 
1935 Black Fury  Joe Radek 
1935 Il dottor Socrate Dr. Socrates  Dr. Lee Cardwell, also called Dr. Socrates 
1935 La vita del dottor Pasteur The Story of Louis Pasteur  Louis Pasteur 
1937 La buona terra The Good Earth  Wang 
1937 Adorazione The Woman I Love  Lt. Claude Maury 
1937 Emilio Zola The Life of Emile Zola Emile Zola 
1939 Il conquistatore del Messico Juarez  Benito Juarez 
1939 Non siamo soli We Are Not Alone  Dr. David Newcome 
1941 La baia di Hudson Hudson's Bay  Pierre Esprit Radisson 
1942 Uragano all'alba Commandos Strike at Dawn  EriK Toresen 
1945 L'eterna armonia A Song to Remember  Prof. Joseph Elsner 
1945 Contrattacco Counter-Attack  Alexei Kulkov 
1946 Infernale avventura Angel on My Shoulder  Eddie Kagle/Judge Frederick Parker 
1959 Addio dottor Abelman!  The Last Angry Man  Dr. Sam Abelman 

Premi:


Nomination per miglior attore:
1930 The Valiant (1929)
No official nominees had been announced this year.

1934 Io sono un evaso - I Am a Fugitive from a Chain Gang (1932)

1936 Black Fury (1935)
This was a write-in candidate, who came in second on the final ballots. It was not an official nomination.

1938 Emilio Zola - The Life of Emile Zola (1937)

1960 Addio dottor Abelman! - The Last Angry Man (1959)



Oscar per miglior attore:
1937 La storia del Dottor Pasteur - The Story of Louis Pasteur (1935)

 

Festival di Venezia - Coppa Volpi
Vinto Coppa Volpi - Miglior attore
1937 La storia del Dottor Pasteur - The Story of Louis Pasteur (1935)

 

New York Film Critics Circle Awards:
Vinto NYFCC Award Best Actor
1937 Emilio Zola - The Life of Emile Zola (1937)

G.R.


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