Le biografie delle Star di Hollywood


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Rouben Mamoulian
Sul set de "La regina Cristina"
"Il Dottor Jekyll"
Il regista con la moglie
"Il cantico dei cantici"
"Il Dottor Jekyll"
"La regina Cristina"
"Becky Sharp" poster
"Sangue e arena"
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In tarda età

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Biografia 
 
 
                                                           
Rouben Mamoulian

Rouben Mamoulian

8 ottobre, 1897 Tiflis, Impero Russo [ora Tbilisi, Republic of Georgia]
4 dicembre 1987 Woodland Hills, Los Angeles, California, USA

Molti non sanno, ma Mamoulian fu uno dei registi di Hollywood più geniali del suo tempo, riuscì a passare dal muto al sonoro senza difficoltà e fu il primo nella storia del cinema a utilizzare il Technicolor. Nacque in Georgia nella Russia imperiale da famiglia armena (sua madre, Vergine Kalantarian, era un'attrice teatrale a Tbilisi, in Georgia) e nel 1922 si trasferì in Inghilterra, iniziando l’attività di regista di commedie teatrali. Nel 1923 il suo amico Vladimir Rosing lo portò negli Stati Uniti per insegnare presso la Eastman School of Music e fu coinvolto nella regia lirica e nel teatro. Mamoulian andò a New York, nel 1925 divenne capo della School of Drama e diresse a Broadway opere di successo come “Porgy” nel 1927 con attori completamente neri. Il regista sarà anche il primo a mettere in scena opere di rilievo a Broadway come “Oklahoma!” (1943), “Carousel” (1945) e “Lost in the Stars” (1949). Il successo lo fece conoscere a Hollywood e immediatamente i produttori Jesse Lasky e Walter Wanger lo misero sotto contratto della Paramount. Il primo film per questa casa di produzione fu “L’applauso” (Applause) nel 1929. Il film era uno dei primi parlati, addirittura un musical, le difficoltà non mancavano, ma per il giovane regista sembrava tutto naturale e incomprensibile per la troupe, egli, anzi, cercò con la macchina da presa di trovare nuove tecniche di movimento che ben si congegnavano con il suono. Nel 1930 divenne cittadino naturalizzato americano. Nel 1931 fu la volta de “Le vie della città” (City Streets) da un racconto di Daniel Hammett, fu uno dei primi gangster-movie del tempo e per la prima volta si vide un attore che recitava un monologo interiore, un meraviglioso espediente mai preso in uso fino a quel momento, che ottenne un grande successo. Altra grande prova di regista innovativo fu l’aver portato sullo schermo per la prima volta in versione sonora “Il dottor Jekyll” (Dr. Jekyll e Mr. Hyde), il quale film fu il primo ad essere sottoposto al codice Hays di censura americana e fu riconosciuto come il miglior film mai creato dal testo di Stevenson. Ebbe un altro successo con “Amami stanotte” (Love Me Tonight) nel 1932 e diresse persino Grata Garbo in “La regina Cristina” (Queen Christina) nel 1933. Nel 1935 fu il primo ad utilizzare per un film il Technicolor e diresse “Becky Sharp” (id.), ammaliò tecnici e pubblico che mai avevano visto fino a quel momento gli attori con il loro colore umano anziché in bianco e nero. Nel 1937 tornò al genere musical con “Sogni d’oro” (High, Wide, and Handsome) e lo realizzò con un Technicolor sfavillante e moderno, suscitando grande ammirazione per come aveva saputo mettere in scena una storia musicale. Nel 1940 Mamoulian decise di portare sul grande schermo “Il segno di Zorro” (The Mark of Zorro) con Tyrone Power nel celebre personaggio; il pubblico e la critica acclamarono un nuovo successo commerciale. L’anno seguente, nel 1941, ancora con Tyrone Power nei panni di un torero, il regista diresse “Sangue e arena” (Blood and Sand) e fu un trionfo di colori (Mamoulian si ispirò come colori ai pittori Diego Velázquez e El Greco), scenografie e interpretazioni. In ogni suo film si poteva ammirare un gatto passare sulla scena, era il simbolo di buona fortuna preferito da Mamoulian, ma anche in ogni film si poteva riconoscere il suo stile dalle carrellate della macchina da presa che solo lui era in grado di fare. Anche il musical, visto che era stato regista a Broadway, lo appassionava, così realizzò “La bella di Mosca” (Silk Stockings) con Fred Astaire e Cyd Charisse, non un particolare film, ma che metteva in luce come fosse capace di girare film di svariato genere. L’opera registica di Mamoulian fu contraddistinta da innovative scelte registiche come l’avvento del sono, poi del colore e l’aver avuto la fortuna di aver lavorato con le attrici più significative del momento come Marlene Dietrich in “Il canto del cigno” (The Song of Song) del 1933, Greta Garbo, Anna Sten in “Resurrezione” (We Live Again) del 1934. La sua carriera si concluse, purtroppo, con due insuccessi lavorativi: infatti venne licenziato durante le riprese sia nel 1959 in “Porgy and Bess” (id.) sia nel 1963 per “Cleopatra” (id.) a causa delle incomprensioni tra lui e la produzione. Ruben Mamoulian fu un regista colto e creativo che Hollywood non seppe capire sin dall’inizio, egli infatti aveva segnato la sua entrata nel cinema con nuove innovazioni importanti, il suo ultimo film “La bella di Mosca” è il testamento conclusivo di come seppe realizzare un musical mettendoci ancora una volta movimento di macchina da presa e colore che mai si erano visti in precedenza, realizzando un film molto completo e che potesse essere chiamato musical.

G.R.




 
Filmografia 
 
 
                                                           
Anno Titolo Titolo originale
1929 Applause  Applause 
1931 Le vie della città  City Streets
Il dottor Jekyll  Dr. Jekyll and Mr. Hyde (anche prod.)
1932 Amami stanotte  Love Me Tonight (anche prod.)
1933 Il cantico dei cantici  The Song of Songs
La regina Cristina Queen Christina
1934 Resurrezione  We Live Again
1935 Becky Sharp  Becky Sharp (anche prod.)
1936 Notti messicane  The Gay Desperado
1937 Sorgenti d'oro  High, Wide, and Handsome
1939 Passione  Golden Boy (anche prod.)
1940 Il segno di Zorro  The Mark of Zorro
1941 Sangue e arena  Blood and Sand
1942 Ragazze che sognano  Rings on Her Fingers
1944 Laura Vertigine 
1948 Summer Holiday 
1952
1957 La bella di Mosca  Silk Stockings
1959 Porgy and Bess  Porgy and Bess (non accred.)
1963 Cleopatra  Cleopatra (non accred.)

Premi:


Mostra Cinematografica di Venezia:
1932 Vince per miglior storia originale: Il dottor Jekyll (1931)
1934 Nomination Coppa Mussolini: La regina Cristina (1933)
1935 Nomination Coppa Mussolini: Becky Sharp (1935)
1935 Vince per miglior film a colori: Becky Sharp (1935)

New York Film Critics Circle Awards:
1937 Vince come miglior regista: Notti messicane (1936)

G.R.


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