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ARRIVA JOHN DOE

(Meet John Doe)




Regia: Frank Capra
Cast: Gary Cooper ... John Doe/Long John Willoughby
Barbara Stanwyck ... Ann Mitchell
Edward Arnold ... D. B. Norton
Walter Brennan ... The Colonel
Spring Byington ... Mrs. Mitchell
James Gleason ... Henry Connell
Gene Lockhart ... Mayor Lovett
Rod La Rocque ... Ted Sheldon (Norton's nephew)
Irving Bacon ... Beany
Regis Toomey ... Bert Hansen
J. Farrell MacDonald ... Sourpuss Smithers
Warren Hymer ... Angelface (bodyguard)
Harry Holman ... Mayor Hawkins
Andrew Tombes ... Spencer of 'Daily Chronicle'
Pierre Watkin ... Hammett (political boss)
Stanley Andrews ... Weston (political boss)
Mitchell Lewis ... Bennett (labor leader)
Charles C. Wilson ... Charlie Dawson (D.B. promoter)
Vaughan Glaser ... Governor Jackson
Sterling Holloway ... Dan (counterman at diner)
M.J. Frankovich ... Radio announcer (as Mike Frankovich)
Knox Manning ... Radio announcer at convention
John B. Hughes ... Radio announcer at convention
Sceneggiatura: Robert Riskin da una storia di Richard Connell, Robert Presnell
Fotografia: George Burnes
Montaggio: Daniel Mandell
Scenografia: Stephen Goosson
Musiche: Dimitri Tiomkin
Costumi: Natalie Visart
Produttore: Frank Capra per la Warner Bros
Anno: 1941 Nazionalità: USA b/n 132 min.
1 Nomination: miglior soggetto (Richard Connell, Robert Presnell)




Long John Willoughby (Gary Cooper), un ingenuo ex giocatore di baseball, viene utilizzato da un editore filofascista che aspira alla Casa Bianca (Norton) come il simbolo vivente di una nuova forza politica: lo soprannomina John Doe e lo manda in giro per l'America a fare propaganda. Quando Willoughby/Doe si accorgerà delle reali intenzioni di dell'editore, sarà forse troppo tardi.

Il film che esprime con più chiarezza (ma non altrettanta perfezione, infatti non si può considerare uno dei migliori film di Capra) le idee politiche del regista e del suo sceneggiatore Riskin: l'innata democrazia del popolo, il terribile potere dei mass media, la diffidenza per la cultura dei capitalisti (sottolineata con puntiglio dal personaggio del "Colonnello" interpretato da Brennan). E anche una certa misoginia (tutto nasce da "una bugia "della Stanwyck). La paura del fascismo (in Europa c'è la guerra), spinge Capra ad accentuare il suo populismo cristiano (Be a better neighbour, "siate il miglior vicino", è la parola d'ordine di Doe) citando il sermone evangelico della montagna nella drammatica scena della convetion sotto l'acqua, girata da Capra con sette macchine da presa. Il film costò $ 900 mila dollari, ed è anche conosciuto con il titolo "I dominatori delle metropoli". Uscì nelle sale il 3 maggio 1941.


























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