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BABY DOLL

(Baby Doll)




Regia: Elia Kazan
Cast: Karl Malden ... Archie Lee Meighan
Carroll Baker ... Baby Doll Meighan
Eli Wallach ... Silva Vacarro
Mildred Dunnock ... Aunt Rose Comfort
Lonny Chapman ... Rock
Eades Hogue ... Town Marshal
Noah Williamson ... Deputy
Sceneggiatura: Tennesse Williams dalle sue pièce
Fotografia: Boris Kaufman
Montaggio: Gene Milford
Scenografia: Richard Sylbert
Costumi: Flo Transfield
Trucco: Willis Hanchett, Robert Jiras
Musiche: Kenyon Hopkins
Produttore: Elia Kazan per la Warner Bros
Anno: 1956 Nazionalità: USA b/n 114 min.
4 Nomination: miglior attrice (Baker), attrice non protagonista (Dunnock), sceneggiatura non originale, fotografia in bianco e nero
1 Golden Globe: miglior regia
1 British Academy: miglior esordiente (Wallach)




Nel decadente e afoso Mississippi, a Benoit, vive Archie (Malden), un uomo ormai sull’orlo della bancarotta, con una sposa bambina Baby Doll (Baker), che promette al marito che il matrimonio sarà consumato solo quando raggiungerà l’età di venti anni. Intanto vicino alla loro abitazione si stabilisce un siciliano, Silva Vaccaro (Wallach), un piantatore di cotone immigrato, che incomincia fargli una corte spietata, fino a conquistarla.

Un dramma cupo, ma soprattutto la decadenza sociale delle piccole città della provincia americana, il tutto ruotato intorno a un difficilissimo triangolo d’amore, che suscitò grandissimo scalpore e accese polemiche sul tema della sessualità. Le immagini di Baby Doll che si succhia il pollice nella culla o il suo pigiamino, che divenne un simbolo di moda e che rivoluzionò i costumi degli Usa, fecero intervenire l’autorità della Legione della Decenza e persino il cardinale Spellman. Perfettamente sceneggiato da Williams da 2 sue pièce teatrali “27 Wagons full of Cotton” e “The Unsatisfactory Supper”, è il classico esempio delle sue opere, nelle quali regna un forte senso di malessere dei personaggi appesantito anche vita di provincia. Ottima la regia di Kazan, che riuscì a mette a pieno la famosa recitazione dell’ Actor’s Studio, e bellissima la fotografia in bianco e nero di Kaufman. Esordio per Eli Wallach e Rip Torn. Uscì nelle sale il 18 dicembre 1956 e incassò solo negli Stati Uniti 3 milioni di dollari.


























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