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DELITTI SENZA CASTIGO

(Kings Row)




Regia: Sam Wood
Cast: Ann Sheridan ... Randy Monaghan
Robert Cummings ... Parris Mitchell
Ronald Reagan ... Drake McHugh
Betty Field ... Cassandra Tower
Charles Coburn ... Dr. Henry Gordon
Claude Rains ... Dr. Alexander Tower
Judith Anderson ... Mrs. Harriet Gordon
Nancy Coleman ... Louise Gordon
Kaaren Verne ... Elise Sandor
Maria Ouspenskaya ... Madame von Eln
Harry Davenport ... Colonel Skeffington
Ernest Cossart ... Pa Monaghan
Ilka Grüning ... Anna
Pat Moriarity ... Tod Monaghan
Minor Watson ... Sam Winters
Ludwig Stössel ... Professor Berdorff
Erwin Kalser ... Mr. Sandor
Egon Brecher ... Dr. Candell
Ann E. Todd ... Randy Monaghan, as a girl
Scotty Beckett ... Parris Mitchell, as a boy
Douglas Croft ... Drake McHugh, as a boy
Mary Thomas ... Cassandra Tower, as a girl
Julie Warren ... Poppy Ross
Mary Scott ... Jinny Ross
Sceneggiatura: Casey Robinson dal romanzo di Henry Bellamann
Fotografia: James Wong Howe
Montaggio: Ralph Dawson
Scenografia: Carl Jules Weye, William Cameron Menzies
Costumi: Orry-Kelly
Trucco: Perc Westmore
Musiche: Erich Wolfgang Korngold
Produttore: Hal B. Wallis per la Warner Bros
Anno: 1942 Nazionalità: USA b/n 127 min.
3 Nomination: miglior film, regia, fotografia in bianco e nero




Sogni e drammi in una cittadina a cavallo del secolo raccontati attraverso le storie di tre amici: Parris Mitchell (Cummings) che seguendo gli insegnamenti del misterioso dottor Alexander Tower (Rains) diventerà un bravo psichiatra e Drake McHugh (Regan) che grazie all’amore di Randy Monaghan (Sheridan) troverà la forza, prima di affrontare la povertà in cui è improvvisamente si è trovato e poi il dramma di avere due gambe amputate.

Cronaca provinciale cupa e melodrammatica tratta dallo scandaloso romanzo di H.Bellamann che spinge all’estremo il classico tema delle vergogne nascoste dietro la faccia di una cittadina tranquilla. Così per non ricorrere nelle censure del Codice Hays, lo sceneggiatore Casey Robinson dovette stemperare molte situazioni col risultato di rendere i rapporti dei personaggi ancor più strani: il sadismo del dottor Gordon (un grande Charles Corburn) è giustificato da una specie di fanatismo mortale che lo spinge a punire nella carne chi credere abbia una condotta indecente (come il troppo frivolo Drake, cui amputa senza vera ragione le due gambe per punirlo di aver fatto innamorare la figlia Luise-Nancy Coleman), mentre l’uccisione di Cassie (Field) da parte del dottor Tower non è tanto una specie di eutanasia messa in atto da chi ha scoperto nella figlia i segni della “dementia precox” quanto una punizione per aver ceduto all’amore di Parris. Peccato che la regia di Wood sia un po’ statica con inquadrature e dialoghi altisonanti o lacrimevoli, in stridente contrasto con la bellissima fotografia di Howe e la scenografia di Manzies. Regan nel suo miglior ruolo, dice la battuta cult di tutta la sua carriera quando si sveglia dall’operazione: ”Che fine hanno fatto le mie gambe ?” (in originale “Where’s the rest of me ?”). Uscì nelle sale il 2 febbraio 1942 e incassò 2.350.000 dollari.































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