Marie St. Clair (Purviance), innamorata di Jean Millet (Miller), crede che non l’ami più, così intraprende un viaggio a Parigi, dove diventa l’amante di un ricco, Pierre Revel (Menjou), quando un giorno ritroverà il suo vero amore, che l’ama ancora, la madre di Jean si opporrà a questo amore e il giovane si suiciderà.

Questa tragica storia d’amore rappresenta l’unico esempio d’infedeltà di Chaplin alle sue comiche, per cui divenne celebre, ma il suo stile è evidentissimo nell’uso della comicità nei momenti più drammatici. Il film fu concepito, all’inizio, per lanciare l’attrice Edna Purviance, ma anche per dimostrare le qualità cinematografiche e le abilità tecnico visive dello stesso Chaplin, che non è protagonista e compare solo in un breve cameo nei panni di un facchino della stazione (ma è irriconoscibile). Quest’opera non ebbe successo e fu tolta dalla circolazione per molto tempo, costringendo Chaplin a ritornare nel ruolo dell’eterno vagabondo. Nel 1977 la pellicola fu ristampata con una nuova colonna sonora composta dallo stesso regista. Uscì nelle sale il 1 ottobre 1923 e costò 351 mila dollari.