 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 | 
              
 
 IL GIARDINO DI ALLAH 
 (The Garden of Allah)
  
  
Regia: Richard Boleslawski 
Cast:   Marlene Dietrich ...  Domini Enfilden   
 Charles Boyer ...  Boris Androvsky   
 Basil Rathbone ...  Count Ferdinand Anteoni   
 C. Aubrey Smith ...  Father J. Roubier   
 Joseph Schildkraut ...  Batouch   
 John Carradine ...  Sand diviner   
 Alan Marshal ...  Capt. De Trevignac   
 Lucile Watson ...  Mother Superior Josephine   
 Henry Brandon ...  Hadj   
 Tilly Losch ...  Irena 
  | 
  | 
 
 
Sceneggiatura: W. P. Lipscomb, Lynn Riggs dalla novella di Robert Hichens 
Fotografia: W. Howard Greene (Technicolor) 
Montaggio: Hal C. Kern 
Scenografia: Lyle Wheeler, Edward G. Boyle, Sturges Carne 
Costumi: Ernest Dryden     
Trucco: Sam Kaufman 
Musiche: Max Steiner 
Produttore: David O. Selznick per la Selznick International/United Artists 
Anno: 1936         Nazionalità: USA                        b/n colore                                     81 min. 
1 Oscar onorario alla fotografia e all’uso speciale del colore (W. Howard Greene, Hal Rosson)  
2 Nomination: miglior assistente alla regia (Eric G. Stacey), colonna sonora
  
 
  
Alla ricerca del proprio essere, una donna, Domini Enfilden (Garbo) viaggia nel deserto, qui incontra un monaco trappista, Boris Androvsky (Boyer), che è fuggito dal monastero. Si sposeranno, ma il monaco rivivrà la sua prima esperienza spirituale e lascerà Domini per la strada spirituale.
  
Un film voluto da Selznick per poter sperimentare una nuova risoluzione del Technicolor creato in maniera tricromatico, ottenendo persino un Oscar speciale, ma nella storia del cinema non fu mai più usato. L’opera, sebbene abbia una sceneggiatura artificiosa, ha un discreto fascino dato dalle buone interpretazioni di Dietrich, che colora passionalmente il proprio destino di simbolo erotico nel tentare il monaco, e Boyer. Il film, che costò all’epoca $ 2.200.000 di dollari, è conosciuto anche con i titoli ”Anime del deserto” e “Il giardino dell’oblio”. Uscì nelle sale il 15 ottobre 1936.
 
  
  
 
  
 | 
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 |