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GIOVENTU' BRUCIATA

(Rebel Without a Cause)




Regia: Nicholas Ray
Cast: James Dean ... Jim Stark
Natalie Wood ... Judy
Sal Mineo ... John 'Plato' Crawford
Jim Backus ... Frank Stark
Ann Doran ... Mrs. Carol Stark
Corey Allen ... Buzz Gunderson
William Hopper ... Judy's Father
Rochelle Hudson ... Judy's Mother
Dennis Hopper ... Goon
Edward Platt ... Ray Fremick
Steffi Sidney ... Mil
Marietta Canty ... Crawford family maid
Virginia Brissac ... Mrs. Stark, Jim's grandmother
Beverly Long ... Helen
Ian Wolfe ... Dr. Minton
Frank Mazzola ... Crunch
Robert Foulk ... Gene
Jack Simmons ... Cookie
Tom Bernard ... Harry
Nick Adams ... Chick
Jack Grinnage ... Moose
Clifford Morris ... Cliff
Sceneggiatura: Stewart Stern, Irving Shulman da un soggetto di Nicholas Ray
Fotografia: Ernest Haller (CinemaScope, Warnercolor)
Montaggio: William Zeigler
Scenografia: Malcom Bart
Costumi: Moss Mabry
Trucco: Gordon Bau
Musiche: Leonard Rosenman
Produttore: David Weisbart per la Warner Bros
Anno: 1955 Nazionalità: USA colore 111 min.
3 Nomination: miglior attore non protagonista (Mineo), attrice non protagonista (Wood), soggetto(Ray)




Jim Stark (Dean), figlio unico, è un ragazzo che si mette continuamente nei guai: la sua rabbia è un gesto di protesta contro l’amore superficiale dei suoi genitori e le convinzioni dell’America borghese degli anni Cinquanta. Più volte Jim deve fare i conti con la legge e l’ordine costituito insieme con gli amici Judy (Wood) la ragazza del capo di una banda rivale e John 'Plato' Crawford (Mineo). Una sera viene coinvolto in una gara a bordo di due auto lanciate verso un precipizio ( la “corsa del coniglio” perde chi salta fuori per primo dalla macchina lanciata verso uno strapiombo).

Il più bel lavoro di Ray, oltre che un film mitico su una generazione e su un attore Dean che s’impose (dopo la “La valle dell’Eden”) come mito. Da un soggetto del regista, sceneggiato da Irving Shulman (“Rebel without a cause” “Ribelle senza causa”) Ray dà un saggio di regia eccezionale dove nulla è lasciato al caso, vedi l’uso del colore, la funzionalità dello schermo in CinemaScope, il taglio obliquo di certe inquadrature e l’audacia di altre e in fine il montaggio mozzafiato tutto utilizzato in funzione drammatica. Le sequenze come il dialogo iniziale di Dean ubriaco col fiore, “la corsa del coniglio” o il finale tragico sono entrate nella storia del cinema. Un classico, allora in anticipo sui tempi, che non ha mai cessato di emozionare e di essere attuale. Una splendida interpretazione da Actor’s Studio di Dean ribelle nel film come nella vita, una prova del suo talento, della sua passione per le auto, ma anche un difficile rapporto con la famiglia in particolare con il padre, ma sarà proprio alla fine del film che il giovane insieme alla Wood capiranno i loro sbagli e saranno pronti a ricominciare la vita. Il film lanciò una serie di giovani promesse: la Wood, Dean che mori il 30 settembre di quello stesso anno e Mineo che non si levò più di dosso il marchio del ribelle triste. Dennis Hopper, nella parte di Goon, è al suo primo ruolo di spicco. Ray a riprese concluse dichiarò che molti passaggi della sceneggiatura erano stati perfezionati sul set dallo stesso Dean. Ray compare alla fine del film nell’ultima inquadratura con una valigia in mano. Uscì nelle sale il 27 ottobre 1955, costò 1.500.000 dollari e ne incassò solo negli Stati Uniti 4.600.000 dollari.




























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