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 GRAN PREMIO 
 (National Velvet)
  
  
Regia: Clarence Brown 
Cast:  Mickey Rooney ...  Mi Taylor  
 Donald Crisp ...  Mr. Brown  
 Elizabeth Taylor ...  Velvet Brown  
 Anne Revere ...  Mrs. Brown  
 Angela Lansbury ...  Edwina Brown  
 Jackie 'Butch' Jenkins ...  Donald Brown 
 Juanita Quigley ...  Malvolia Brown  
 Arthur Treacher ...  Race Patron  
 Reginald Owen ...  Farmer Ede  
 Norma Varden ...  Miss Sims  
 Terry Kilburn ...  Ted  
 Arthur Shields ...  Mr. Hallam  
 Aubrey Mather ...  Entry Official  
 Alec Craig ...  Tim  
 Eugene Loring ...  I. Taski  
 Dennis Hoey ...  Mr. Greenford  
 Matthew Boulton ...  Entry Official  
 Gerald Oliver Smith ...  Photographer 
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Sceneggiatura: Theodore Revees, Hellen Deutsh dal romanzo di Enid Bagnold 
Fotografia: Leonard Smith 
Montaggio: Robert J. Kern 
Scenografia: Cedric Gibbons, Urie McCleary 
Costumi: Irene, Kay Dean, Valles 
Trucco: Jack Dawn 
Musiche: Herbert Stothart 
Produttore: Pandro S. Berman per la Metro-Goldwyn-Mayer 
Anno: 1944             Nazionalità: USA                        colore                       125 min. 
2 Oscar: miglior attrice non protagonista (Revere), montaggio 
3 Nomination: miglior regia, fotografia a colori, scenografia e arredamento a colori (arr. Edwin B.Willis, Mildred Griffiths)
  
 
  
Orfano vagabondo, Mi Taylor (Rooney) raggiunge un giorno il paese di una amica del suo defunto padre la signora Brown (Lansbury). Lì conosce una ragazza Velvet (Taylor), un’appassionata di cavalli. I due s’intendono e Velvet vince un cavallo alla lotteria e lo porta ala Gran Premio camuffata da maschio, non curante della squalifica. 
  
Uno dei più amati film d’infanzia mai girati, inizialmente la Mgm voleva affidare la parte di Mr. Brown a Spencer Tracy, Miss Brown a Katharine Hepburn e Velvet a Margaret Sullivan o Shirley Temple. Poi fu la scelta di affidare tutto nelle mani della dodicenne Taylor, la quale proveniva dal recente successo di “Torna a casa Lessie!”, e lei si confermò grande attrice e futura promessa tanto che la Mgm gli fece un contratto per i successivi 17 anni. In tempi di guerra nasce così una favola sciropposa, giocata sull’equilibrio tra modesta trasgressione e restaurazione dell’ordine delle cose. L’insopportabile Rooney si sforza di sembrare buono, ma comincia a essere vecchiotto (era nato nel ‘20) per questo genere di film. Ancor oggi è un classico.Uscì nelle sale il 14 dicembre 1944 e incassò solo negli Stati Uniti 4.244.000 dollari.
 
  
  
 
  
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