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L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI

(Invasion of the Body Snatchers)




Regia: Don Siegel
Cast: Kevin McCarthy ... Dr. Miles J. Bennell
Dana Wynter ... Becky Driscoll
Larry Gates ... Dr. Dan 'Danny' Kauffman
King Donovan ... Jack Belicec
Carolyn Jones ... Theodora 'Teddy' Belicec
Jean Willes ... Nurse Sally Withers
Ralph Dumke ... Police Chief Nick Grivett
Virginia Christine ... Wilma Lentz
Tom Fadden ... Uncle Ira Lentz
Kenneth Patterson ... Stanley Driscoll
Guy Way ... Officer Sam Janzek
Eileen Stevens ... Anne Grimaldi
Beatrice Maude ... Grandma Grimaldi
Jean Andren ... Eleda Lentz
Bobby Clark ... Jimmy Grimaldi
Everett Glass ... Dr. Ed Pursey
Dabbs Greer ... Mac Lomax
Pat O'Malley ... Baggage man
Guy Rennie ... Restaurant owner
Marie Selland ... Martha Lomax
Sam Peckinpah ... Charlie
Harry J. Vejar ... Pod carrier in Miles' office
Sceneggiatura: Geoffrey Homes, (non accred. Sam Peckinpah) dalla novella di Jack Finney
Fotografia: Ellsworth Fredericks (Superscope)
Montaggio: Robert S.Eisen
Scenografia: Joseph Kish, Ted Haworth
Costumi: Emile LaVigne
Musiche: Cameron Dragon
Produttore: Walter Wanger per la Allied Artists-Republic Pictures
Anno: 1956 Nazionalità: USA b/n 80 min.




A Los Angeles, un medico Miles J.Bennell (McCarthy), tenta disperatamente di convincere le autorità della piccola città di Santa Mira del fatto che la popolazione è stata invasa da milioni di baccelli che hanno il potere d’impadronirsi del corpo e della mente di ogni abitante.

Uno dei più grandi film di fantascienza, realizzato a basso budget, in bianco e nero e senza attori di rilievo, ma soprattutto senza effetti speciali (tranne quelli dei baccelli), il film all’uscita fu letto in varie chiavi, sia anticomunista sia antimaccartista, sebbene la caccia alle streghe fosse finita due anni prima. La vera forza del film si basa tutta sulla descrizione del medico in contrasto con la calma e la rilassatezza della città Santa Mira, ma anche la graduale presa di coscienza degli avvenimenti e i vari tentativi per sfuggire all’atroce destino ne fanno un classico del thriller. Una delle migliori regie di Don Siegel, che ebbe dei contrasti con la Allied Artists, la quale per rendere la storia più autentica fece introdurre un prologo e un epilogo senza motivo ed eliminò i discorsi ironici scritti dal regista Sam Peckinpah, che in cambio ebbe una piccola parte come lettore di contatori che dice a proposito del protagonista: ”Lasciatelo fuggire, non gli crederanno mai”. Indimenticabile la scena finale voluta appositamente dal regista, in cui il medico guarda la macchina da presa e grida: “You’re next” “Voi siete i prossimi” (ma nell’edizione italiana è tradotto: State attenti, non ci sarà più scampo”. In seguito in un’intervista del 1968 con Peter Bodganovich, Siegel disse: “Ritengo che il mondo sia pieno di simulacri e il mio film è proprio dedicato a loro”. Uscì nelle sale il 5 febbraio 1956 e costò solo 417 mila dollari.

























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