HOME
DOPPIAGGIO
CAMPAGNA
ANTI-RIDOPPIAGGIO
BIOGRAFIE
OSCAR
HOLLYWOOD
PICTURES
CARTOONS

























IO TI SALVERO'

(Spellbound)




Regia: Alfred Hitchcock
Cast: Ingrid Bergman ... Dr. Constance Petersen
Gregory Peck ... John Ballantine / Dr. Anthony Edwardes
Michael Chekhov ... Dr. Alexander 'Alex' Brulov
Leo G. Carroll ... Dr. Murchison
Rhonda Fleming ... Mary Carmichael
John Emery ... Dr. Fleurot
Norman Lloyd ... Mr. Garmes
Bill Goodwin ... House detective
Steven Geray ... Dr. Graff
Donald Curtis ... Harry
Wallace Ford ... Stranger in Hotel Lobby
Art Baker ... Det. Lt. Cooley
Regis Toomey ... Det. Sgt. Gillespie
Paul Harvey ... Dr. Hanish
Sceneggiatura: Ben Hecht, Angus MacPhaildal romanzo di Francis Beeding, H. Saunders, J. Palmer
Fotografia: Georges Barnes, Rex Wimpy
Montaggio: William Ziegler, Hal C. Kern
Scenografia: James Basevi, John Ewing
Costumi: Howard Greer
Musiche: Miklòs Ròzsa
Produttore: David O’Selznick per la Selznick International Pictures-United Artists
Anno: 1945 Nazionalità: USA b/n 111 min.
1 Oscar: miglior colonna sonora
5 Nomination: miglior film, regia, attore non protagonista (Michael Chekhov), fotografia in bianco e nero, effetti speciali (Jack Cosgrove)
1 New York Film Critics Circle: miglior attrice (Bergman)
1 Premio mostra cinematografica di Venezia: premio biennale per speciali meriti artistici




Costance Petersen (Bergman) è una psicanalista che lavora presso una clinica per malattie mentali. Il nuovo direttore di una clinica psichiatrica è in realtà un malato di mente, John Ballantine (Peck), ossessionato dalle linee parallele e affetto da un gravissimo complesso di colpa che risale all’infanzia. Costance lo aiuterà a superare i suoi complessi e a scoprire la verità.

Una love story piuttosto melodrammatica, intessuta di suspense e attraversata dalla psicoanalisi, forse il miglior film sul tema freudiano. Diverse le scene tipiche del regista tra più famose del film le scenografie per la sequenza del sogno, create dal famoso pittore Salvador Dalì, la dissolvenza sulle quattro porte che sia aprono durante il primo bacio, nella hall dell’albergo, l’amnesia allo sportello della stazione, e la pistola che si rivolge verso l’assassino e quindi verso lo spettatore. Dopo la prima il produttore Selznick tagliò circa 20 minuti e così sparì l’unica scena a colori, dove l’intervento pittorico di Dalì venne diviso in 4 parti, ma pesantemente tagliato. Hitchcock si vede mentre esce dall’ascensore, nella hall dell’albergo dove si sono rifugiati i due protagonisti. Ottime come sempre le musiche, qui giustamente premiate, di Ròzsa. Uscì nelle sale il 31 ottobre 1945 e costò 1.696.377, incassando solo negli Stati Uniti 7 milioni di dollari.






























Top Back