Il commesso viaggiatore Willy Loman (March) orami arrivato a sessant’anni tira le somme della sua vita e scopre che nel suo illuso ottimismo ha fallito sia nel lavoro che nella famiglia. Cercherà di suicidarsi facendo intascare il denaro dell’assicurazione a suo figlio Biff (McCarthy), un giovane sbandato e senza futuro.

Tratto dal romanzo, premio Pulizer, di Arthur Miller e prodotto da Kramer, con una serie di flashback il regista Benedek mette in scena un dramma forte, secco e lineare, in cui la riflessione sulla vita e su ciò che si è fatto emerge nella bellissima figura del protagonista perso e disilluso ormai privo di mete concrete se non quella della morte. Perfetta la performance di March, forse la migliore della sua carriera, dal sapore amaro e quasi filosofico. Ottimi gli attori di contorno sia McCarthy, al suo primo film che Mitchell. Uscì nelle sale il 20 dicembre 1951.