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NON VOGLIO MORIRE

(I Want to Live!)




Regia: Robert Wise
Cast: Susan Hayward ... Barbara Graham
Simon Oakland ... Edward S. 'Ed' Montgomery
Virginia Vincent ... Peg
Theodore Bikel ... Carl G.G. Palmberg
Wesley Lau ... Henry L. Graham
Philip Coolidge ... Emmett Perkins
Lou Krugman ... John R. 'Jack' Santo
James Philbrook ... Bruce King
Bartlett Robinson ... District Attorney Milton
Gage Clarke ... Attorney Richard G. Tibrow
Joe De Santis ... Al Matthews
John Marley ... Father Devers
Raymond Bailey ... San Quentin Warden
Alice Backes ... Barbara, San Quentin Nurse
Gertrude Flynn ... San Quentin Matron
Russell Thorson ... San Quentin Sgt.
Dabbs Greer ... San Quentin Capt.
Stafford Repp ... Police Sgt.
Gavin MacLeod ... Police Lt.
Wendell Holmes ... Detective
Gerry Mulligan ... Jazz Combo Member
Shelly Manne ... Jazz Combo Member
Red Mitchell ... Jazz Combo Member
Art Farmer ... Jazz Combo Member
Frank Rosolino ... Jazz Combo Member
Pete Jolly ... Jazz Combo Member
Bud Shank ... Jazz Combo Member
Sceneggiatura: Nelson Gidding, Don Mankiwicz da un articolo di Ed Montgomery e dalle lettere di Barbara Graham
Fotografia: Lionel Lindon
Montaggio: William Hornbeck
Scenografia: Ted Hayworth, Victor A. Gangelin
Trucco: Thomas Tuttle, Emmy Eckhardt, Jack Stone
Musiche: Johnny Mandell
Produttore: Walter Wagner, Joseph Leo Mankiewicz per la United Artists
Anno: 1958 Nazionalità: USA b/n 120 min.
1 Oscar: miglior attrice (Hayward)
5 Nomination: miglior regia, sceneggiatura non originale, fotografia in bianco e nero, montaggio, suono (Samuel Goldwyn Studio Sound Department)
1 New York Film Critics Circle: miglior attrice (Hayward)
1 Golden Globe: miglior attrice (Haywad)
1 David di Donatello: miglior attrice (Hayward)




Una prostituta Barbara Graham (Hayward) è accusata di aver commesso un omicidio e per questo viene condannata alla camera a gas. Sebbene sia innocente e abbia alcune possibilità di potersi difende, la stampa e l’opinione pubblica le impediscono di discolparsi.

Una parabola ancor attuale, ottimamente sceneggiata a partire dalla lettere, scritte in carcere della Graham, diretta in maniera ineccepibile da Wise, che prese spunto da un fatto realmente accaduto, di cui mai però si poté sapere la verità. Il lungo calvario del penitenziario e l’atmosfera tesa e claustrofobica della scena finale rendono decisamente bene a quale punizione sia sottoposto chi è condannato. In particolare quella vana possibilità di poter uscire di prigione o che ci possa essere stato uno sbaglio della giustizia sono per il prigioniero l’unica speranza di vita ad un cammino senza ritorno. Straordinaria e intensa l’interpretazione della Hayward, giustamente premiata con l’oscar. Memorabili le musiche jazz di John Mandell. All’inizio del film in un night sotto casa di Barbara si vedono i jazzisti Gerry Mulligan, Art Farmer e Shelly Manne. Uscì nelle sale il 18 novembre 1958.





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