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LA PIU' GRANDE AVVENTURA

(Drums Along the Mohawk)




Regia: John Ford
Cast: Claudette Colbert ... Magdalena 'Lana' Martin
Henry Fonda ... Gilbert 'Gil' Martin
Edna May Oliver ... Sarah McKlennar
Eddie Collins ... Christian Reall
John Carradine ... Caldwell
Dorris Bowdon ... Mary Reall
Jessie Ralph ... Mrs. Weaver
Arthur Shields ... Rev. Rosenkrantz
Robert Lowery ... John Weaver
Roger Imhof ... Gen. Nicholas Herkimer
Francis Ford ... Joe Boleo
Ward Bond ... Adam Hartman
Kay Linaker ... Mrs. Demooth
Russell Simpson ... Dr. Petry
Spencer Charters ... Innkeeper
Si Jenks ... Jacob Small
Jack Pennick ... Amos Hartman
Arthur Aylesworth ... George Weaver
Chief John Big Tree ... Blue Back
Charles Tannen ... Dr. Robert Johnson
Paul McVey ... Capt. Mark Demooth
Tiny Jones ... Mrs. Reall
Beulah Hall Jones ... Daisy
Edwin Maxwell ... Rev. Daniel Gros
Robert Greig ... Mr. Borst - Lana's Father
Clara Blandick ... Mrs. Borst - Lana's Mother
Sceneggiatura: Lamar Trotti, Sonia Levien, (non accred. William Faulkner) dal romanzo di Walter D. Edmonds
Fotografia: Bert Glennon, Ray Rennahan (Technicolor)
Montaggio: Robert Simpson
Scenografia: Richard Day, Mark Lee Kirk
Costumi: Gwen Wakeling
Musiche: Alfred Newman
Produttore: Raymond Griffith per la 20th Century Fox
Anno: 1939 Nazionalità: USA colore 103 min.
2 Nomination: miglior attrice non protagonista (Olivier), fotografia a colori




Frontiera americana, 1776: due coloni appena sposati, Gil e Lana (Fonda e Colbert), devono affrontare le tragedie della vita, perdono il primo figlio durante un attacco indiano che distruggerà ogni loro bene, e contemporaneamente i rovesci della guerra contro gli indiani: conosceranno gli orrori delle battaglie, ma vedranno realizzarsi i loro sogni e la gioia di un nuovo figlio li aiuterà a superare le difficoltà.

Primo film di Ford a colori e uno dei più belli sulla guerra d’indipendenza americana (si chiude con l’immagine della nuova bandiera nazionale che sventola sul fronte liberato dall’assedio degli indiani alleati degli inglesi), è anche uno dei più “plastici” di tutta la carriera del regista, quello in cui il respiro di temi quali la lotta per l’indipendenza e la conquista delle terre vergini si fondono perfettamente con la dimensione famigliare e intimista da cui è vista la Storia. Il film alterna magistralmente i momenti tragici e quelli più felici, la storia di un Paese e quella di alcuni suoi individui. La scena in cui Claudette Colbert sale sulla collina per vedere partire il marito in guerra e quella successiva in cui, con la lanterna lo cerca tra i reduci che tornano feriti nella notte, sono un esempio perfetto di come Ford sa fondere le ragioni dello stile e quelle dell’emozione. Uscì nelle sale il 3 novembre 1939.





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