Rimasto a Manhattan dopo aver spedito la moglie e il figlio nel Maine per le vacanze estive, il direttore di una piccola casa editrice, Richard Sherman (Ewell), marito esemplare da sette anni, nel caldo torrido dell’estate, conosce la sua vicina di casa, una ragazza (Monroe), modella affascinante e svampita, che lo metterà a dura prova.

Splendida commedia dai meccanismi perfetti; il film prende di mira le ossessioni erotiche dell’americano medio, il famoso “maschio cacciatore” come gli indiani nel prologo, ma inibito e represso di fronte alle tentazioni. “L’Uomo Qualunque del XX secolo” si rifugia nell’immaginazione (da antologia la scena del corteggiamento al ritmo del concerto n.2 di Rachmannov, ironica citazione della colonna sonora di “Baciami stupido” e il sogno di baciare la preda “rapidissimo e vorace”). Meravigliosa Marilyn, mito allo stato puro che gioca a fare la caricatura del suo personaggio (celeberrima la scena della gonna sollevata dal vento della sotterranea, girata verso le quattro di mattina, per motivi di sicurezza !). per il ruolo da protagonista era stato scelto Walter Matthau, sostituito da Ewell. Realizzato quando ancora era in vigore il Codice Hays di autocensura, non arriva a rendere esplicito l’adulterio, ma lo rende simbolico con gag. Titoli di testa del disegnatore Sal Bass. Uscì nelle sale il 3 giugno 1955, costò 3.200.000 dollari e ne incassò solo negli Stasti Uniti 12 milioni di dollari.