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SANGUE E ARENA

(Blood and Sand)




Regia: Rouben Mamoulian
Cast: Tyrone Power ... Juan Gallardo
Linda Darnell ... Carmen Espinosa
Rita Hayworth ... Doña Sol des Muire
Alla Nazimova ... Señora Augustias Gallardo
Anthony Quinn ... Manola de Palma
J. Carrol Naish ... Garabato
John Carradine ... Nacional
Lynn Bari ... Encarnacíon
Laird Cregar ... Natalio Curro
Monty Banks ... Antonio López
Vicente Gómez ... Guitarist
George Reeves ... Captain Pierre Lauren
Pedro de Cordoba ... Don Jóse Álvarez
Fortunio Bonanova ... Pedro Espinosa
Victor Kilian ... Priest
Adrian Morris ... La Pulga
Charles Stevens ... Pablo Gómez
Ann E. Todd ... Carmen as a Child
Cora Sue Collins ... Encarnacíon as a Child
Russell Hicks ... Marquis
Maurice Cass ... El Milquetoast, Reader on Train
Rex Downing ... Juan as a Child
John Wallace ... Francisco
Jacqueline Dalya ... Gachi
Cullen Johnson ... Manolo as a Child
Larry Harris ... Pablo as a Child
Ted Frye ... La Pulga as a Child, then Called Luis Potajel
Schuyler Standish ... Nacional as a Child, then Called Sebastian
Sceneggiatura: Jo Swerling dalla novella di Vicente Blasco Ibáñez
Fotografia: Ernest Planer, Ray Rennahan (Technicolor )
Montaggio: Robert Bischoff
Scenografia: Richard Day, Joseph C. Wright
Costumi: Travis Banton
Musiche: Alfred Newman
Produttore: Robert T. Kane per la 20th Century Fox
Anno: 1941 Nazionalità: USA colore 123 min.
1 Oscar: miglior scenografia e arredamento (arr. Thomas Little)
1 Nomination: miglior fotografia a colori




Juan Gallardo (Power) è un torero all’apice del successo, ma incontrando Doña Sol des Muire (Hayworth), se ne innamora follemente, lasciando la corrida, gli amici e sua moglie. Riuscirà ad allontanarsi da Doña Sol e a ritornare nella corrida, ma un’ultima apparizione della donna gli sarà fatale.

Tratto da un romanzo di Vicente Blasco Ibáñez (che all’inizio degli anni ’40 aveva venduto più di dieci milioni di copie), il film, è un remake del 1922 di Fred Niblo con Rodolfo Valentino, che Mamoulian trasformò in un capolavoro del Technicolor, con scenografie ispirate a El Greco e Velàzquez e i colori dei costumi in sintonia dei personaggi. L’opera fu realizzata quasi interamente negli studi della Fox, dove su ricostruita l’intera arena di Siviglia e per 4 settimane a Città del Messico in gran parte nella Plaza de Toros, dove 300 mila spettatori assistettero alle riprese ripresi a loro volta. Grande prova di Power che si preparò per mesi sotto la guida di Armillita e di altri toreri per eseguire con sicurezza l’elaborato rituale della corrida. Trascorse davanti alle cineprese 77 degli 88 giorni impiegati a girare e appare 420 volte su 483 scene. Per fare la scena del bacio tra Power e la Hayworth furono impiegati 2 giorni. Perfetti e eccezionalmente colorati (e costosi $ 20.000 dollari come quello della Hayworth) i costumi realizzati da Josè Dolores Pérez Martinez e Travis Banton che realizzarono quello di Power pesante 20 chili e aveva una fascia che gli cingeva la cintura di circa 7 metri. Ruolo fondamentale anche la musica, in un primo tempo composte e spesso eseguite da Vicente Gomez, chitarrista madrileno e autore della musica zingaresca, il resto è opera di Alfred Newman. Uscì nelle sale il 22 maggio 1941.
































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