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SANGUE SULLA LUNA

(Blood on the Moon)




Regia: Robert Wise
Cast: Robert Mitchum ... Jim Garry
Barbara Bel Geddes ... Amy Lufton
Robert Preston ... Tate Riling
Walter Brennan ... Kris Barden
Phyllis Thaxter ... Carol Lufton
Frank Faylen ... Jake Pindalest
Tom Tully ... John Lufton
Charles McGraw ... Milo Sweet
Clifton Young ... Joe Shotten
Tom Tyler ... Frank Reardon
George Cooper ... Fred Barden
Tom Keene ... Ted Elser
Bud Osborne ... Cap Willis
Zon Murray ... Nels Titterton
Robert Bray ... Bart Daniels
Sceneggiatura: Lillie Hayward da un adattamento di Harold Shumate e da una storia di Luke Short
Fotografia: Nicholas Musuraca
Montaggio: Samuel E. Beetley
Scenografia: Albert S. D’Agostino, Walter E. Keller
Costumi: Edward Stevenson
Trucco: Gordon Bau, Hazel Rogers
Musiche: Roy Webb dirette: C. Bakaleinikoff
Produttore: Theron Warth per la RKO-Radio Pictures
Anno: 1948 Nazionalità: USA b/n 88 min.




Jim Garry (Mitchum) è un cowboy dal passato oscuro e tormentoso, un giorno un suo vecchio amico, Tate Riling (Preston) decide di ingaggiarlo per trarne profitto contro dei poveri contadini. Jim scoprirà l’inganno e passerà dall’altra parte, dimostrando di essere ancora se stesso.

Un western psicologico di grande carattere, una delle ultime opere di successo della RKO, un film in cui Wise mette in scena la psicologia del genere: lo scontro tra gli uomini, l’inganno, la possibilità di redimersi, il tutto filmato con estrema precisione, dando agli spazi aperti molta ariosità, mentre al contrario, per i luoghi chiusi, usando soffitti bassi e inquadrature schiacciate. Ottima la fotografia in bianco e nero di Musuraca stile film noir, ma altrettanto eccezionale Mitchum, esemplare nel suo stile, quasi un alter ego di se stesso. L’attore venne arrestato poco prima dell’inizio delle riprese, con l’accusa di possesso di marijuana (ma fu un complotto della polizia!), poi scagionato e assolto, questo servì ancor di più ad aumentare la richiesta del divo nelle future opere. Il titolo è un’espressione indiana che vuol dire vento di tempesta, ma anche allude alla frase “guai in vista”, mentre il film è anche conosciuto con il titolo “Vento di terre selvagge”. Uscì nelle sale il 9 novembre 1948.





























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