Regia: Robert Wise

Cast: Robert Ryan ... Stoker Audrey Totter ... Julie George Tobias ... Tiny Alan Baxter ... Little Boy Wallace Ford ... Gus Percy Helton ... Red Hal Baylor ... Tiger Nelson Darryl Hickman ... Shanley Kenny O'Morrison ... Moore James Edwards ... Luther Hawkins David Clarke ... Gunboat Johnson Phillip Pine ... Souza Edwin Max ... Danny

Sceneggiatura: Art Cohn dal poema di Joseph Moncure March
Fotografia: Milton Krasner
Montaggio: Roland Gross
Scenografia: Albert S. D’Agostino, Jack Okey, Darrell Silvera
Trucco: Gordon Bau
Musiche: C. Bakaleinikoff
Produttore: Richard Goldstone per la RKO-Radio Pictures
Anno: 1949 Nazionalità: USA b/n 72 min.

Bill “Stoker” Thompson (Ryan) è un pugile al termine della carriera, che rimane coinvolto nel giro dei racket degli incontri truccati, complice il suo manager. Sarà il suo orgoglio e la passione per la boxe a fargli affrontare con serenità l’ultimo suo incontro.

Feroce e poetico al tempo stesso è un’altra pietra miliare del cinema boxeristico, tratto da un poema di March, è il miglior film di Wise, ed è forse l’unico film, che infrange la dimensione spazio-tempo (nel cinema non esiste film, che ne faccia uso) infatti per la prima volta, in 72 minuti di proiezione, la vita è in tempo reale, inizia alle 21.05 e termina alle 22.17. Girato con la giusta dose di suspense e di movimento è anche un incisivo affresco del mondo del sottoproletariato e della malavita, dove il protagonista Ryan grazie alle sue virtù riesce a uscirne fuori con gloria. Ottima la fotografia di Milton Krasner. Uscì nelle sale il 29 marzo 1949.