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URAGANO

(The Hurricane)




Regia: John Ford,(assistente regia: Sturat Heisler)
Cast: Dorothy Lamour ... Marama
Jon Hall ... Terangi
Mary Astor ... Mme. DeLaage
C. Aubrey Smith ... Father Paul
Thomas Mitchell ... Dr. Kersaint
Raymond Massey ... DeLaage
John Carradine ... Warden
Jerome Cowan ... Captain Nagle
Al Kikume ... Chief Mehevi
Kuulei De Clercq ... Tita
Layne Tom Jr. ... Mako
Mamo Clark ... Hitia
Movita ... Arai
Sceneggiatura: Dudley Nichols, Oliver H.P. Garrett, (non accred. Ben Hecht) da una novella di Charles Nordhoff, James Norman Hall
Fotografia: Bert Glennon
Montaggio: Lloyd Nosler
Scenografia: Richard Day, Alexander Golitzen
Costumi: Omar Kiam
Musiche: Alfred Newman
Produttore: Samuel Goldwyn per la United Artists
Anno: 1937 Nazionalità: USA b/n 102 min.
1 Oscar: miglior suono (Thomas Moulton)
2 Nomination: miglior attore non protagonista (Mitchell), colonna sonora (A. Newman – Samuel Goldwyn Studio Music Department)




Nei mari del Sud, sull’isola di Manikura, Tarangi (Hall) è un indigeno che viene perseguitato dal temibile governatore bianco Eugene DeLaage (Massey), che lo fa arrestare e imprigionare per sei mesi, nonostante rischi di morire. Tarangi però riesce a fuggire, mentre gli danno la caccia, scoppia un terribile uragano, quasi un castigo divino, che distruggerà tutto, ma l’indigeno riuscirà a salvare la sua famiglia e la moglie del governatore madame Germaine (Astor).

Uno dei più bei film catastrofici della storia del cinema, sceneggiato ottimamente da Nichols e Garrett dalla novella di Nordhoff e Hall, è una delle migliori regie di Ford, che mostra due realtà completamente differenti: quella dell’indigeno che vive la sua vita serena cercando di crearsi una famiglia e lottando contro i pericoli dell’ambiente in cui dimora. Dall’altra c’è invece un governatore che diventa spietato non per suo volere, ma a causa delle leggi che deve mettere in pratica e rispettare, in questo modo il regista parteggia per entrambi e solo l’intervento della Natura può destare e far ritornare la situazione alla normalità. La sequenza dell’uragano, mai più ripetibile nei futuri remake, rimane ancor oggi memorabile, per questo furono effettuate delle scene impressionanti, cariche di tensione, grazie anche all’impegno del produttore Goldwyn, che riuscì a tenere testa alle grandi majors, anche nel settore degli effetti speciali. Così nella piena libertà e con l’appoggio del produttore, lo scenografo e addetto agli effetti speciali James Basevi, il regista John Ford e il compositore Alfred Newman poterono sfruttare a pieno le loro capacità creative. La regia della seconda unità fu realizzata da Stuart Heisler, la seconda unità della fotografia da Archie Stout, gli esterni furono girati a Samoa e alla sceneggiatura collaborò anche Ben Hecht. Ford disse: “ Jim Basevi ideò l’uragano e lo realizzò meccanicamente. Mentre stavamo girando, diedi a Stu Heisler un’altra cinepresa, non si sapeva che diavolo poteva succedere - e gli dissi: “Se vola via il tetto o un sarong, o qualcuno cade, tu riprendilo”. “E, in verità, fece solo poche riprese”. Il film uscì il 5 novembre 1937 e costò 2 milioni di dollari.




























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